PROCEDURA – RILEVAZIONE – FREQUENZA CARDIACA – POLSO

RILEVAZIONE – FREQUENZA CARDIACA – POLSO

deffinizione

Polso : è il termine usato per descrivere la frequenza, il ritmo ed la forza del battito cardiaco rilevabile in zone centrali o periferiche.

Esso è l’espressione di un’onda sanguigna, sfigmica, creata dalla contrazione del ventricolo sinistro del cuore

Generalmente l’onda sfigmica rappresenta il volume di eiezione espulso ad ogni contrazione cardiaca ed è funzione della capacità di adattamento o compliance delle arterie

Si definisce frequenza cardiaca il numero di battiti che il cuore compie in un minuto o bpm (battiti per minuto )

informativa

L’OSS deve valutare:

Età Sesso

Grado di collaborazione (Capacità psico-fisiche di tollerare la procedura – Comprensione)

Grado di autonomia nel movimento e nelle cure igieniche parziali o totali

Stato cognitivo (Orientamento spazio-tempo – Comprensione – Linguaggio….)

Stato emotivo (Ansia – Preoccupazione – Irrequietezza)

Stato sensoriale (Vista – Udito – Sensibilità degli arti e mobilità)

Presenza di Demenze (Alzheimer – Parkinson – Invecchiamento)

Condizioni generali della cute: Lesioni – Piaghe da decubito – Infiammazioni – Infezioni – Secchezza – Gonfiori – Macerazioni – Escoriazioni – Irritazioni – Secrezioni

Se manifesta o presenta: Dolore – Sudorazione – Disagio

Presenza di eventuali azioni di resistenza o non accettazione della procedura

Fattori che influenzano la pressione sanguigna

Età: aumenta gradualmente con l’età

Sesso: le donne hanno di solito valori più bassi

Esercizio fisico: l’attività fisica aumenta la pressione

Farmaci: Febbre/calore/freddo: a causa della variazione del metabolismo,la febbre può aumentare la pressione,anche le alte temperature esterne possono portare a vasodilatazione,con diminuzione della pressione

Variazioni circadiane: la pressione è di solito bassa al mattino,aumenta durante il giorno con l’aumentare del metabolismo.

Esistono altri punti di palpazione dei “polsi”, i quali si dividono anche in:

Centrali: sono i polsi più importanti e gli ultimi a scomparire, generalmente quando si avverte solo i polsi centrali, la pressione sistemica è al di sotto dei 60 mmHg

Carotideo: per palparlo occorre posizionare le dita anteriormente al muscolo sternocleidomastoideo, in corrispondenza o al di sotto dell’angolo della mandibola. Permette la rilevazione del battito anche a pressioni sistoliche molto basse, circa 20-30 mmHg.

Femorale: si palpa in corrispondenza della piega inguinale, rileva pressioni di circa 60 mmHg.

Periferici: sono i polsi meno importanti e che tendono a sparire più facilmente in caso di shock

Popliteo: più difficile da percepire, si effettua con la palpazione del cavo popliteo (dietro il ginocchio), posteriormente, spostando le dita lievemente verso l’esterno

Temporale: è il polso rilevato sull’arteria temporale, localizzata tra l’occhio e l’attaccatura dei capelli, appena al di sopra dell’osso zigomatico

Tibiale Posteriore: viene percepito posteriormente al malleolo mediale del piede

Pedidio: viene ricercato nella parte dorsale del piede, lateralmente al tendine estensore lungo dell’alluce

Brachiale: la palpazione deve essere eseguita in corrispondenza della faccia anteriore della piega del gomito

Radiale: viene percepito alla base del pollice

Ulnare: viene percepito alla base del palmo della mano, ma dalla parte opposta del pollice

E’ di competenza dell’Operatore Socio Sanitario:

Controllare la documentazione sanitaria per eventuali prescrizioni, limitazioni, indicazioni terapeutiche, condizioni cliniche del paziente

Controllare se sono documentate altre procedure di assistenza e se sono sorti problemi durante la loro attuazione

Preparare una strategia educativa per la cura di se, coinvolgendo anche i caregiver

Verificare la necessità di collaborazione e l’eventuale disponibilità di altri operatori sanitari

materiale

Orologio a minuteria

Quaderno e penna per registrare i dati rilevati

Valutare sempre nel paziente le seguenti problematiche:

Non autosufficienti e/o anziani

Presenza di lesioni neurologiche

Immobilizzati

Alterazioni dello stato generale: Ansia, agitazione, ecc

Identificare il paziente

Informare il paziente sulla procedura, un informazione adeguata facilita la collaborazione della persona

Posizionarlo in maniera idonea

Conoscere i valori normali

ambiente

Ambiente tranquillo illuminato

Garantire microclima ottimale (umidita’, temperatura e ventilazione)

Garantire privacy (tirare la tenda, far uscire eventuali visitatori)

operatore

Divisa in ordine

Cartellino di riconoscimento

Lavaggio mani con antisettico o sapone

Utilizzo di guanti

Utilizzo mascherina, occhiali e/o sovracamice, se necessario e/o richiesto

esecutiva

Identifico e informo persona

Verificare l’attività fisica dell’ultima mezz’ora

Posizionare il paziente in modo confortevole (coricato o seduto; braccio disteso; comodo; tranquillo)

Appoggiare la punta del secondo, terzo, quarto dito sul polso del paziente

Alla base del polso posizionare il pollice

Premere contro l’arteria radiale per ricercare il polso poi lasciare andare gradatamente

Contare il numero di pulsazioni usando l’orologio con lancetta dei secondi

Verificare forza e regolarità del polso

Se il polso è regolare contare per 30 sec. e moltiplicare per 2

Se irregolare (AR) contare il numero delle pulsazioni per un minuto intero

Annotare il numero di pulsazioni prima sul quaderno e poi sul foglio della grafica della cartella clinica del paziente

Se vi sono dubbi ricontrollare nuovamente il polso

I principali caratteristiche del polso da rilevare sono:

Frequenza:

E’ il numero delle pulsazioni nell’unità di tempo.

La frequenza cardiaca varia a seconda dell’età e in alcune situazioni fisiologiche (sforzo fisico, emozioni ecc..).

Le variazioni della frequenza sono in aumento e in diminuzione.

Tachicardia:

Frequenza cardiaca superiore a 100 battiti al minuto; è il principale meccanismo di compenso del cuore e può dipendere da fattori

Fisiologici: (esercizio fisico, paura, ansia, collera)

Patologici: (febbre, ipossiemia, ipotensione, anemia, dolore)

Sintomi e complicazioni della tachicardia comprendono: Palpitazioni (fastidiosa percezione del battito cardiaco) – Svenimento – Dolore toracico – Vertigini

La tachicardia può compromettere il normale apporto di sangue ai vari tessuti con sofferenza dei distretti meno irrorati.

Bradicardia:

Frequenza cardiaca al di sotto dei 50 battiti al minuto, anche in questo caso può dipendere da i fattori:

Fisiologici: ( durante il sonno, negli atleti, di costituzione)

Patologici: ( per stimolazione vagale come nei casi di vomito. Aspirazione tracheale e nei casi di ittero).

Sintomi e complicazioni della bradicardia comprendono: Vertigini – Mancamenti – Un profondo senso di stanchezza

Sensazione di “mancanza d’aria” con difficoltà respiratoria.

La bradicardia è pericolosa quando raggiunge frequenze estremamente basse, inferiori ai 35 battiti al minuto.

Ritmo:

E’ l’ordine di successione delle pulsazioni cardiache: nell’individuo sano i battiti si susseguono a intervalli di tempo regolari

La sequenza irregolare dei battiti cardiaci si susseguono a intervalli regolari.

La sequenza irregolare dei battiti cardiaci viene definita aritmia

Ampiezza:

Indica il grado di distensione della parete arteriosa in relazione al volume dell’onda sfigmica.

Le principali anomalie dell’ampiezza del polso sono:

Polso filiforme: è un polso flebile che si verifica nelle condizioni che determinano una diminuzione della gittata cardiaca.

Polso ampio: si verifica nelle condizioni opposte al precedente, in cui vi è un aumento della gittata sistolica.

Polso alternante: Le ampiezze si alternano.

Simmetria: Si riferisce sia all’ampiezza sia alla contemporaneità di rilevazione dei polsi del lato destro e sinistro.

Tali differenze si possono rilevare in caso di patologie dei vasi o per rallentamento del circolo sanguigno a monte del punto di rilevazione del polso.

valutativa

Misurare la frequenza cardiaca ci permette di avere informazioni importanti sulla nostra salute

Ogni cambiamento rispetto alle normali pulsazioni, può essere sintomo di qualche problema fisico

Inoltre, può aiutare a determinare se il cuore del paziente è in grado di reagire correttamente in particolari situazioni di emergenza

scopo

Controllare il ritmo, la frequenza e l’ampiezza delle contrazioni cardiache

Su indicazione dell’infermiere per contribuire alla diagnosi

Controllare l’efficacia di una terapia

Seguire l’evoluzione di una patologia

Lo scopo della rilevazione del polso radiale e apicale è quella: si verificare la presenza di tachicardie o bradicardie

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