RILEVAZIONE – SATURAZIONE SpO2

La saturazione di ossigeno, SpO2, ci fornisce un importantissimo dato sullo stato di ossigenazione periferico

dei tessuti, ovvero la percentuale di Hb saturata con l’O2

La sua rilevazione, chiamata PULSOSSIMETRIA TRANSCUTANEA, avviene attraverso l’uso incruento di un presidio elettromedicale chiamato PULSOSSIMETRO, detto anche saturimetro, ossimetro, termine coniato dalla fusione di PULS… perché permette di rilevare la frequenza cardiaca ed …OSSIMETRO appunto misurazione della saturazione di ossigeno Il dato rilevato si esprime in percentuale, %

Per avere una conferma del valore della saturazione è opportuno confrontare il valore della frequenza cardiaca che deve corrispondere con la frequenza rilevata direttamente sul polso del paziente

Può essere utilizzato anche da personale non sanitario, data la non invasività della procedura di rilevazione

L’OSS deve valutare:

Età Sesso

Grado di collaborazione (Capacità psico-fisiche di tollerare la procedura – Comprensione)

Grado di autonomia nel movimento e nelle cure igieniche parziali o totali

Stato cognitivo (Orientamento spazio-tempo – Comprensione – Linguaggio….)

Stato emotivo (Ansia – Preoccupazione – Irrequietezza)

Stato sensoriale (Vista – Udito – Sensibilità degli arti e mobilità)

Presenza di Demenze (Alzheimer – Parkinson – Invecchiamento)

Condizioni generali della cute

Se manifesta o presenta: Dolore – Sudorazione – Disagio

Presenza di eventuali azioni di resistenza o non accettazione della procedura

Il primo motivo per il quale viene utilizzato il saturimetro é per determinare la necessità di Ossigeno Terapia

o per il monitoraggio del paziente durante la stessa (paziente affetti da IRC, IRA, BPCO), ma viene anche utilizzato in caso di ventilazione meccanica invasiva o non invasive, nel corso di anestesia generale, nel controllo dell’ossigenazione durante il sonno (apnea notturna) e l’esercizio fisico (prova da sforzo), o quando non é possibile effettuare EGA

Viene eseguita su indicazione medico-infermieristica su pazienti con dispnea di varia natura o che richiedono un monitoraggio dei parametri vitali

Valori SpO2:

Normale: 95-100% –

Ipossia Lieve: 91-94% –

Ipossia Lieve: 91-94% –

Ipossia Moderata: 90-86% –

Ipossia Grave: <85%

Fattori che possono compromettere la rilevazione di SpO2:

Ipoperfusione periferica – Anemia – Edema periferico Valori SpO2< 80% – Movimenti – Interferenze elettriche – Smalto ungueale – Posizione assunta.

E’ di competenza dell’Operatore Socio Sanitario:

Controllare la documentazione sanitaria per eventuali prescrizioni, limitazioni, indicazioni terapeutiche, condizioni cliniche del paziente

Controllare se sono documentate altre procedure di assistenza e se sono sorti problemi durante la loro attuazione

Preparare una strategia educativa per la cura di se, coinvolgendo anche i caregiver

Verificare la necessità di collaborazione e l’eventuale disponibilità di altri operatori sanitari

ll Pulsossimetro Transcutaneo é uno strumento che generalmente si compone di una Sonda a forma di pinza,

costituita da due Diodi che generano fasci di Iuce, nel campo del rosso e dell’infrarosso e da una Fotocellula che riceve Ia luce dopo che i fasci hanno attraversato la cute e la circolazione del paziente

Da qui Ia luce giungerà all’unità di calcolo che ci fornirà il valore della Saturazione.

Possono essere:

Da Tavolo: Non é portatile, ed é principalmente utilizzato nei reparti ospedalieri in quanto consente un monitoraggio continuo. La sonda può presentarsi a Pinza, di gomma o a cerotto

Dal Dito: Questo dispositivo é agganciato al dito del paziente e presenta un piccolo display. Costituito dall’unione della sonda e dell’unità di calcolo, facilitando la riduzione delle misure.

Palmare: E’ simile al dispositivo da dito, con la differenza di non essere collegato ad un monitor, ma ad un apparecchio portatile che permette Ia visualizzazione della SpO2

Da Polso: E’ un dispositivo indossato pome un orologio, a cui é collegato una sondo posizionata sul dito del paziente.

Valutare sempre nel paziente le seguenti problematiche:

Non autosufficienti e/o anziani

Presenza di lesioni neurologiche

Immobilizzati

Alterazioni dello stato generale: Ansia, agitazione, ecc

Ambiente tranquillo illuminato

Garantire microclima ottimale (umidita’, temperatura e ventilazione)

Garantire privacy (tirare la tenda, far uscire eventuali visitatori)

Divisa in ordine

Cartellino di riconoscimento

Lavaggio mani con antisettico o sapone

Utilizzo di guanti

Utilizzo mascherina, occhiali e/o sovracamice, se necessario e/o richiesto

Selezionare la sede da utilizzare in base al grado di perfusione periferica e alla capacità del paziente di collaborare

e ridurre i movimenti

Verificare e controllare la presenza di fattori clinici e tecnici che possano influenzare l’accuratezza della misurazione

Scegliere un sito dove è migliore il letto vascolare: Le dita – Il pollice del piede – Il lobo dell’orecchio

In genere la perfomance delle dita è la migliore

Tuttavia poichè il lobo dell’orecchio è il sito meno vascolarizzato ed il meno suscettibile alla riduzione del polso può più velocemente rispondere in caso di vasocostrizione ed ipotensione

La sonda deve essere posizionata all’estremità opposta ad una linea arteriosa o alla rilevazione della PAO incruenta con il manicotto

Pulire la cute (es. lo smalto) nella sede in cui verrà posizionata la sonda con acqua e sapone e asciugarla

Posizionare la sonda e connettere il sensore all’ossimetro

I saturimetri di nuova generazione prevedono che il sensore sia già collegato all’ossimetro, su cui è presente un display che in pochi secondi fornisce la saturazione e la frequenza cardiaca (sul display appare la grafica di un’onda indicante il tono e il flusso di sangue)

Lasciare la sonda posizionata fino a quando il valore riportato dall’apparecchio non raggiunge un valore costante

Registrare i valori di SpO2 specificando se il paziente respira in aria ambiente o se è sottoposto ad ossigeno terapia (documentando la quantità di flusso)

Comparare i dati rilevati con quelli precedenti e informare il medico in caso di valori di SpO2 inferiori al 90%

Possiamo avere interferenze di tipo clinico e tecnico.

lnterferenze cliniche: Queste sono date dall’interferenza nell’assorbimento da parte dell’Hb ossigenata dei fasci di luce forniti, possono infatti presentarsi in caso di:

Ipoperfusione Periferica: come in caso di lpovolemia, Marcata lpotensione, Aritmia Cardiaca, Ipotermia, Shock, Vasocostrizione

Prima di applicare la sonda é necessario verificare con il tocco, che la sede selezionata sia ben calda e perfusa e senza segni evidenti di vasocostrizione periferica

Nelle situazioni di lpoperfusione Periferica é necessario utilizzare delle sedi meno influenzate dagli effetti della vasocostrizione e/o ipoperfusione, come ad esempio il lobo dell’orecchio

Anemia: può interferire con la misurazione della saturazione in quanto lo strumento non é in grade di misurare la quantità di emoglobina presente nel sangue

Edema: in caso di edema distale, il fascio di luce viene facilmente disperse e l’apparecchio non riesce a rilevare il segnale

In questi casi é necessario posizionare il sensore in siti non interessati dalla presenza di edema. Valori di SpO2 inferiori all’80%: in cui l’accuratezza della misurazione viene meno, per cui si rende necessario ricorrere all’EGA

Interferenze tecniche: Movimento – Interferenze elettriche – Smalto sul letto ungueale

Monitorare la saturazione di ossigeno nel sangue tramite sensore esterno

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